GRANDE IMPRESA

LEGGI I PROFILI DELLE AZIENDE

AGRATI

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Dipendenti: 2.500
Fatturato 680ml€
Veduggio con Colzano (MB)

www.agrati.com

Nata nel 1939, dal cuore della Brianza ha saputo espandersi con 12 plant e attività logistiche in Europa, Nord America e Asia, il tutto mantenendo una proprietà familiare (il presidente è Cesare Agrati) e posizionandosi tra i primi cinque produttori di fasteners mondiali. A dirigerla con la funzione di CEO oggi è Paolo Pozzi: «Trasformiamo ogni anno 150.000 tonnellate di acciaio in 8 miliardi di pezzi, ovvero 40 milioni di pezzi al giorno. Gestiamo 15.000 referenze, di cui oltre il 90% sono destinate al mercato automotive. Negli ultimi 10 anni la crescita è stata realizzata per sviluppo di linee interne con investimenti del 6-7% all’anno ed esterne attraverso due acquisizioni, in Francia e poi in Usa, dove ancora non eravamo presenti». Pozzi è in azienda, con ruoli di crescente responsabilità, da 27 anni: «Siamo molto legati al territorio, buona parte delle strutture di staff sono centralizzate a Veduggio dove permangono cuore e cervello dell’azienda. Nel 2016 abbiamo creato un Innovation center e per quanto riguarda il personale lavoriamo molto sugli aspetti soft: nella generale guerra dei talenti, vogliamo coltivare persone motivate e con competenze». Tra gli altri obiettivi, oltre a una sostenibilità sempre più concreta, vi è la carbon neutrality entro il 2039, con conseguente piano di investimenti e trasformazione.

BIANALISI

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Dipendenti: 1.200
Fatturato 190mln€
Lissone (MB)

www.bianalisi.it

«Siamo nati da un bisogno: avere una diagnostica da marciapiede e creare una sanità territoriale». Questa la missione di Giuliano Caslini, presidente di Bianalisi, nata nel 1999 come piccolo laboratorio di analisi a Lissone. Un sogno partito da lontano, Bianalisi rappresenta oggi la realtà sanitaria di proprietà italiana, più grande del Paese: è presente in diverse regioni con 350 punti prelievo, 27 laboratori di analisi e 64 poliambulatori. «Ho fortemente creduto nella realizzazione di un servizio di prossimità, in grado di lavorare al fianco della sanità pubblica per drenare un bisogno sempre più alto. La nostra è una struttura con numeri importanti, basti pensare che ogni mattina, passano fino a 17.000 persone nei diversi poliambulatori. Nonostante questo siamo flessibili, reattivi e veloci nell’identificare un bisogno e nel soddisfarlo. Il nostro servizio è vicino al paziente. La genetica della struttura pubblica non riesce a colmare questa distanza». Una visione imprenditoriale chiara, unita a investimenti costanti nelle più moderne tecnologie fanno di Bianalisi una realtà con una capacità di rendicontazione di 12.000 referti l’ora e una squadra di 60 biologi. La sfida? Avere una sempre più chiara percezione dei bisogni del paziente e offrire tempestivamente una risposta che sia una soluzione concreta.

BIANCHI GROUP

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Dipendenti: 500
Fatturato 138mln€
Casnate con Bernate (CO)

www.bianchitrasporti-it.com

Il core business è la gestione di trasporti internazionali, terrestri, via mare e aerea, ma negli ultimi anni ha sviluppato anche l’attività di operatore logistico per conto terzi. Nel 2022 ha transitato e gestito 800.000 spedizioni, avvalendosi di hub logistici localizzati, ad esempio, a Como, Modena, Parma, Novazzano e Balerna. Simone Ferloni, Project Manager, 34 anni, che lavora a stretto contatto con Mario Pittorelli, presidente delle aziende del gruppo Italia e del CEO, racconta: «Bianchi Group è stata fondata a Chiasso nel 1924 e nel 1980 è partita con un piccolo spazio a Montano Lucino, tra Como e la Svizzera. Le due anime, Bianchi Italia e Bianchi Svizzera, servono clienti eterogenei: dal manifatturiero locale, alle tessiture e alle stamperie. Serviamo anche clienti internazionali attivi nel fashion, nel design e nella chimica». L’80% del fatturato è dato dall’Italia, dove viene posta molta attenzione al tema della sostenibilità, requisito sempre più necessario anche per partecipare alle gare. «Rispetto degli standard qualitativi e sicurezza del lavoro sono condizioni fondamentali e non accessorie. Lavoriamo molto sulla formazione del personale viaggiante, sull’aggiornamento della flotta, sull’ottimizzazione delle tratte e su progetti con nuovi clienti che diventano dei veri e propri partner».

BOLDROCCHI

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Dipendenti: 300
Fatturato 100mln€
Biassono (MB)

www.boldrocchigroup.com

Più di cent’anni di storia d’impresa a conduzione familiare, Boldrocchi mantiene radici ben salde nei valori di un tempo e uno sguardo costantemente rivolto al futuro. Una struttura con cinque divisioni industriali che coprono la progettazione e produzione di apparecchiature e impianti industriali per l’aspirazione, lo scambio termico, l’intercettazione, l’insonorizzazione, il trattamento e la depurazione delle emissioni gassose di tipo industriale e da combustione. «Non produciamo nulla di serie. Tutto è studiato e realizzato sulla taglia del cliente – spiega l’Ingegner Marco Bailo, amministratore delegato di Boldrocchi – La nostra è una cultura imprenditoriale che parte da lontano, ed è rimasta tale anche oggi, con il desiderio di mettersi sempre in gioco in prima persona per trovare la soluzione più congeniale per il cliente». L’attenzione costante alle tematiche ambientali porta Boldrocchi a perseguire l’innovazione in ogni commessa. La continua ricerca e sviluppo porta sperimentazioni verso soluzioni sempre meno energivore e più performanti dal punto di vista ecologico, anche con brevetti nei sistemi di filtraggio di nanoparticelle. «Ci impegniamo per trovare soluzioni sempre più efficaci sia per il Carbon Capture Storage, sia nelle tecnologie per l’utilizzo dell’idrogeno».

FORMENTI & GIOVENZANA

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Dipendenti: 1.200
Fatturato 250mln€
Veduggio con Colzano (MB)

www.fgv.it

«Siamo una multinazionale tascabile – afferma Renato Formenti, presidente di Formenti e Giovenzana – Dal 1947 ad oggi, siamo cresciuti su scala internazionale, con sedi nei diversi continenti, ma il nostro valore è rimasto quello di essere al fianco del cliente, garantendo una qualità accessibile e customizzata. Ogni cliente rappresenta una storia diversa e riusciamo a coniugare la medesima qualità con flessibilità, sempre al giusto prezzo». Una storia di passione che si sviluppa nel cuore della Brianza, da diverse generazioni. Dalla produzione di maniglie alla diversificazione con componenti tecniche per i mobili, quali cerniere, guide, sistemi di scorrimento ammortizzati. «I nostri prodotti non si vedono, ma fanno la differenza nella vita di tutti i giorni. I clienti del resto hanno sviluppato una maggiore sensibilità verso la qualità e i nostri accessori rendono la fruibilità dei mobili più semplice per tutti». La grande sfida del futuro per Formenti e Giovenzana è rappresentata dal continuare nella strategia di espansione che ha portato l’azienda ad aprire sedi in Brasile e Cina e ben sei siti produttivi: il tutto senza mai perdere di vista l’aspetto etico e l’impegno concreto verso l’ambiente, i dipendenti e gli stakeholders, cuore di una cultura aziendale che ha fatto della sostenibilità la propria bandiera.

STMICROELECTRONICS

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Dipendenti: 12.000 (Italia)
Ricavi 16 miliardi Dollari
Agrate Brianza (MB)

www.st.com

Tra i protagonisti mondiali nella produzione di semiconduttori, usati in innumerevoli applicazioni, STMicroelectronics vanta una presenza di lungo corso in Brianza, ad Agrate, dove ha un grande stabilimento. «Qui stiamo completando un progetto industriale di alta tecnologia per la creazione di una nuova fabbrica che produrrà fette di silicio dal diametro di 300mm, la massima dimensione oggi possibile, che arriverà a fine progetto, nel 2026, alla produzione di 8.000 fette a settimana». Lo spiega Lucio Colombo, General Manager di ST Italy, la società italiana della multinazionale che in Italia sta portando avanti un investimento per la produzione di substrati di carburo di silicio «che permettono una migliore conversione dell’energia. Un’applicazione molto importante ad esempio nell’auto elettrica perché aumenta l’autonomia della vettura». Investimenti da milioni di dollari per una realtà che ha contribuito fortemente alla nascita del distretto dell’elettronica, creando una filiera di fornitori che nel tempo ha assunto grande rilievo. «Forti di oltre 19.000 brevetti proprietari nel mondo, puntiamo sulla ricerca continua – aggiunge Colombo – ma crediamo anche nel valore della sostenibilità, del riciclo, nel welfare a beneficio dei nostri dipendenti ma anche della comunità».