GREEN

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3C CATENE

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Dipendenti: 11
Fatturato 1,6mln€
Lecco

www.catene3c.it

Da piccola realtà artigiana a industria, la storia di 3C Catene segue uno sviluppo lineare e costante, come le maglie di una delle sue catene, saldamente collegate le une alle altre. Dall’intuizione del padre che nel 1973 inaugura la produzione di macchinari per catene, fino ad oggi, con ben 37 linee produttive e 35.000 metri di catena prodotta al giorno, per i più svariati utilizzi, dai piccoli spessori per la bigiotteria fino alle catene navali di grande formato. «Mi sono reinventato, da perito meccanico a manager – racconta Walter Cortiana, responsabile amministrativo e commerciale – Io e mio fratello rappresentiamo la seconda generazione. La nostra visione imprenditoriale si è costituita intorno a un solido sistema di qualità, nel prodotto e nel servizio. Questo ci ha consentito di passare dall’essere subfornitori a qualificarci oggi come una realtà aziendale aperta all’internazionalizzazione, con il 20% di fatturato che arriva dall’estero». Un impegno costante quello verso l’ambiente, per garantire la sostenibilità dell’intero processo produttivo – dalla pulizia dell’aria alla riduzione del consumo idrico ed energetico. Allo stesso tempo, focus sulla salute dei lavoratori: «Il welfare per noi non è una questione economica: significa lavorare fianco a fianco con i collaboratori, permettendo a ognuno di valorizzare la propria professionalità».

CALDARA PLAST

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Dipendenti: 60
Fatturato 25mln€
Alzate Brianza (CO)

www.caldara.it

La plastica può essere riciclata: un’idea che potrebbe sembrare semplice si rivela invece una brillante intuizione. Da qui si sviluppa infatti nel 1963 Caldara Plast votata al recupero, rigenerazione e commercio degli scarti di produzione. La materia plastica di scarto diventa compound rigenerato, e trova nuova vita in un principio basato sull’economia circolare. «Gestiamo tutto il ciclo del processo di rigenerazione, dallo scarto di produzione al prodotto finale, che viene personalizzato per colore e per caratteristiche fisico-meccaniche specifiche», spiega Massimiliano Caldara, titolare dell’azienda insieme ai fratelli Attilio e Alessandro. «Abbiamo ottenuto i marchi GRS, Global Recycle Standard e PSV, Plastica Seconda Vita, perché operiamo all’interno di una filiera in cui tutta la plastica utilizzata deriva dalla rigenerazione. Un tempo la plastica veniva demonizzata, ora invece c’è una consapevolezza diversa sulle opportunità di utilizzo». Caldara Plast è costantemente impegnata in percorsi di sensibilizzazione e formazione sul territorio per lavorare in un’ottica più sostenibile. La formula “design for recycling” punta a realizzare una produzione più lungimirante, che tenga conto fin dalla fase di progettazione di come un dato prodotto potrà essere riciclato a fine vita.

GEROSA GROUP

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Dipendenti: 850
Fatturato 210mln€
Inverigo (CO)

www.gerosagroup.com

«Mi piace definire la nostra azienda – esordisce Fabrizio Gerosa, direttore commerciale di Gruppo Gerosa – come una multinazionale con una connotazione familiare. Abbiamo le spalle larghe per tenere testa alle multinazionali, ma siamo anche abbastanza piccoli e flessibili per rispondere al mercato con un servizio customer oriented». Dalla piccola cartoleria di paese, aperta nel 1935, la vocazione per il packaging alimentare si traduce in una crescita costante in Italia e all’estero. Grazie a investimenti nella ricerca e in nuove tecnologie di stampa, Gruppo Gerosa diventa leader nella produzione di packaging personalizzati, spaziando dall’alimentare, alle etichette per acqua e soft drinks, ai prodotti di personal care, fino agli imballaggi per pet food. «Il packaging oggi, oltre che appealing, deve essere sostenibile e questo concetto viene declinato in ogni aspetto, anticipando le tendenze del mercato», spiega Gerosa. «La sostenibilità diventa il valore chiave intorno al quale ruotano tutte le scelte aziendali, sia di prodotto, che strutturali. Adottiamo protocolli molto rigidi in termini di qualità per essere allineati alle normative internazionali in ogni passaggio della filiera produttiva. Nella nostra sede, oltre ai pannelli solari, abbiamo un cogeneratore a metano per la produzione di energia elettrica».

GRUPPO FERVO

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Dipendenti: 700
Fatturato 60mln€
Nova Milanese (MB)

www.fervogroup.eu

Gruppo Fervo, attivo dal 2009 nell’ambito del facility ed energy management, è sinonimo di un nuovo concetto di servizi legati alla manutenzione e gestione degli immobili. «Abbiamo capito che il nostro valore è nell’offerta di servizi integrati – spiega Rocco Ruggiero, direttore e COO – Siamo diventati una realtà sempre più multidisciplinare perché è solo attraverso una gestione integrata che si raggiunge una qualità in grado di fare la differenza nella vita delle persone». Il segreto è la vicinanza al cliente e la tempestività nell’erogazione di servizi in grado di coniugare tecnologie intelligenti con nuove abitudini di fruizione degli immobili. «Il nostro – continua Ruggiero – è un approccio innovativo, basato sulla tecnologia per erogare servizi data driven, calibrati su necessità reali, in un’ottica sempre più sostenibile. Lavoriamo sugli asset ESG per ridurre l’impatto ambientale e il carboon footprint, efficientando ogni aspetto energetico e impiantistico. Qui s’inserisce una nuova tecnologia da noi brevettata, Eco2air® in grado di catturare CO2 dall’atmosfera grazie alla sua elevata capacità filtrante. Siamo riusciti a trasformare un problema in una risorsa, lavorando sull’intero ciclo di vita dell’edificio per portare una riduzione delle emissioni del 100%, azzerando così l’impronta carbonica».

PROJECT AUTOMATION

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Dipendenti: 180
Fatturato 40mln€
Monza

www.p-a.it

«Da città sempre più smart a cittadini sempre più smart. La nostra mission coinvolge tutto ciò che può agevolare le persone in termini di servizio, per costruire città più sostenibili». Una definizione che suona come una precisa dichiarazione d’intenti quella di Fabrizio Felippone, amministratore delegato di Project Automation, società impegnata nell’ingegnerizzazione di sistemi di telemisura, supervisione e controllo per la mobilità cittadina e il monitoraggio dell’inquinamento. «La grande sfida del futuro è generare ancora più integrazione tra le infrastrutture e l’informazione per creare una politica ambientale efficace». Dalle tecnologie per omologare i varchi cittadini come, ad esempio, il progetto dell’Area C nella città di Milano, alla gestione di green aree, Project Automation pone particolare attenzione all’innovazione digitale e alla salvaguardia dell’ambiente. «Il nostro DNA è fortemente radicato nei parametri ESG. Abbiamo depositato il bilancio di sostenibilità perché i valori in esso indicati rappresentano oltre che il nostro impegno, una cultura aziendale che ci consente di essere attrattivi per i giovani: essi sono infatti sempre più attenti a indicatori non solamente economici, ma anche di reputation. Siamo molto attivi nelle scuole del territorio con progetti di sensibilizzazione e marketing applicativo».

VEFER

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Dipendenti: 150
Fatturato atteso 80mln€
Lissone (MB)

www.vefer.it

Nata negli anni 50 come società per la commercializzazione di prodotti per i tappezzieri, Vefer, guidata dal presidente Massimo Gabriele Vergani, sin dagli anni 60 punta tutto sul poliuretano, «una materia prima che serve soprattutto il settore delle imbottiture e tutto il mondo del comfort: divani, poltrone, materassi, letti, cuscini, guanciali. Negli anni 70 abbiamo sviluppato il primo impianto per la produzione. È seguito lo sviluppo di un secondo impianto e l’aumento della capacità produttiva. Oggi siamo allo stesso tempo trasformatori e produttori». Forte è il commitment dell’azienda sul tema del green: «Lavoriamo in ottica di economia circolare, riprogettando la produzione partendo da materiali a fine ciclo di utilizzo che diventano una nuova risorsa. Per primi in Europa abbiamo industrializzato la produzione di un poliuretano fatto con polioli riciclati: questo sarà il nostro futuro, vale a dire alta qualità, prodotti certificati, continuo investimento in R&D». L’esportazione rappresenta il 25% del fatturato, «un valore tutto sommato ridotto perché – spiega Vergani – siamo in genere basati vicino ai clienti dato l’elevato costo di trasporto di un prodotto decisamente voluminoso». Forte è anche l’attenzione al tema del welfare, curato da 6 anni con un programma dedicato ai dipendenti.