HÔTELLERIE
LEGGI I PROFILI DELLE AZIENDE

BIANCA RELAIS
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Dipendenti: 40
Oggiono (LC)
La Famiglia Spreafico (imprenditori da tre generazioni nell’ambito delle fibre metalliche con Green Steel Solana) ha sempre avuto una passione per la ristorazione, praticata prima con un piccolo ristorante di grande prestigio e molto conosciuto, e poi con l’opportunità di ritirare la vecchia Ca’ Bianca, struttura degli anni ’50 che ha avuto storia gloriosa ma era ormai un po’ dimessa: faceva parte della loro storia. «Un progetto temerario», lo definisce Francesco Spreafico, 40 anni, un passato in varie agenzie di comunicazione e infine l’ingresso nelle aziende di famiglia, in particolare proprio con la nascita di Bianca Relais, «un 5 stelle sul Lago di Annone, un segreto gioiello ben custodito, che oggi conta 10 suite, un bar bistrot, un ristorante fine dining che a solo un anno dall’apertura, nel 2021, ha conquistato una Stella Michelin. Il nostro desiderio era ed è colmare un gap perché non c’è una struttura di alto livello per clienti importanti in questa area. Abbiamo investito molto sul concetto di wellness, ad esempio con le spa in camera: con la pandemia si è rivelato un progetto intelligente e lungimirante». La struttura è attrezzata anche per l’eventistica aziendale ed è molto frequentata da clienti stranieri che, pur lavorando a Milano, soggiornano qui per godersi la meraviglia della natura, le romantiche vedute del lago e un servizio impeccabile.

GRAND HOTEL
VICTORIA
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Dipendenti: 120/178
Fatturato 15mln€
Menaggio (CO)
Venivano e vengono dalla Svizzera, dal Nord Europa e dal Nord America a lasciarsi incantare dalla visione da Menagio di uno scenario mozzafiato: Bellagio, proprio lì davanti, a dirimere le due sponde del lago, quella di Como e quella di Lecco. Il Grand Hotel Victoria è il frutto dell’acquisizione di questa bellissima villa da parte della Famiglia Rocchi, totalmente ristrutturata in anni recenti per allargarla e conferirle maggior possibilità ricettiva. «Lavoriamo con uno spirito di accoglienza improntato sulla valorizzazione delle cose e sulla volontà di far crescere un intero territorio, quello del secondo bacino del Lago». Così Marco Montagnani, direttore della struttura di Menaggio del Gruppo R Collection Hotels, che ha 81 camere, spa, piscina interna per relax con giochi d’acqua, bagno turco, due ristoranti, piscina esterna e bar a vista lago. Molteplici i richiami anche visivi al capolavoro letterario del Manzoni, ma notevole la caratterizzazione data dal design, «un connubio tra l’identità e la storia e la modernità di materiali e arredi. Dopo un 2022 chiuso a 15 milioni di fatturato con un’apertura stagionale e un’occupazione delle camere al 70%, ce ne aspettiamo 3 in più nel 2023». Progetti? «Abbiamo acquisito la gestione del vicino lido della cittadina, che verrà completamente rinnovato».

HOTEL DE
LA VILLE
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Dipendenti: 40
Fatturato 5mln€
Monza
Chi entra all’Hotel de la Ville percepisce fin da subito un’atmosfera ricercata, fuori dall’ordinario. Complementi d’arredo, collezioni di oggetti di antiquariato raccontano una personalità dove il fascino storico si fonde con la calda accoglienza familiare da ben quattro generazioni. «Una casa di lusso, dove dal 1958 abbiamo dato forma a una vera cultura dell’ospitalità», così racconta Francesco Nardi, general manager dell’Hotel, simbolo di Monza dalla fine dell’800. «Da sempre la mia famiglia dedica ogni attenzione al cliente mettendosi in gioco in prima persona, vivendo ogni giorno la vita dell’albergo per rispondere alle richieste dei clienti. La sfida è la capacità di evolvere in continuazione il prodotto lusso, per cercare di intercettare le ultime tendenze», spiega Nardi. Da una vocazione del territorio per il business travel, la domanda è cambiata e vede Monza come un’attrazione turistica e una location strategica, tra la suggestione dei laghi e il dinamismo di Milano. Questo ha portato a un nuovo paradigma dell’hospitality, incentrato su una clientela che passa più tempo in albergo. Il suo ecosistema, infatti, deve saper trasmettere l’esperienza del lusso, strizzando l’occhio anche ai processi di sostenibilità che, dal 2024 concorreranno al punteggio delle strutture ricettive.

GRAND HOTEL
VILLA SERBELLONI
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Dipendenti: 180
Fatturato 20mln€
Bellagio (CO)
Reduce dalla «stagione migliore di 150 anni di storia», Jan Bucher, General Manager di Grand Hotel Villa Serbelloni, racconta l’articolata storia di un hotel che parte dal suo bisnonno, che seppe intuire già nella seconda metà dell’800 le potenzialità di due strutture alberghiere a Bellagio e le fuse. Nel 1918 sono stati festeggiati cento anni di gestione da parte della famiglia Bucher, di cui Jan, 33 anni, studi in Svizzera in una scuola alberghiera di altissimo livello e diverse esperienze all’estero, assume la guida proprio nei duri mesi della pandemia. «Dal 2019 abbiamo maturato un fatturato superiore quasi del 50%, siamo aperti 7 mesi su 12, riceviamo moltissime prenotazioni last minute per una clientela quasi intensamente internazionale, in particolare statunitense. Grazie alla riscoperta del Lago veniamo sempre più di frequente scelti per ospitare produzioni di video, film, photoshooting. Merito anche di unic selling point come la posizione fronte lago, i servizi 5 stelle lusso, una privacy pressoché totale, la fama nell’ambito della ristorazione. Siamo storici ma non vecchi, continuiamo a mantenere lo stile di una villa dell’800 ma con standard moderni: abbiamo installato pannelli fotovoltaici, ingrandito la zona balneare, investito sulla piscina. La storia – chiosa – siamo noi».

HILTON LAKE
COMO
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Dipendenti: tra 100 e 200
Como
Inaugurato nel gennaio 2018, Hilton Lake Como è stato realizzato ex novo sul sito originario della Tintoria Subalbina, e rievoca nelle forme e nel design un chiaro legame con la storia della città. Rooftop bar al sesto piano, area solarium, una spettacolare piscina a sfioro, tre ristoranti e una vista unica sul primo bacino del lago sono alcuni tra gli asset della struttura, come spiega Matthias Welzel, General Manager: «Aperto tutto l’anno, Hilton è stata la prima catena alberghiera Internazionale sul Lago a destagionalizzare l’offerta. Sostenibilità, integrità e progresso sono i miei valori personali, che sono incorporati nella mia vita personale e professionale. L’azienda per cui lavoro è un trendsetter del settore in termini di sostenibilità con il suo programma Travel with Purpose, la strategia ambientale, sociale e di governance di Hilton per guidare viaggi e turismo responsabili a livello globale». Tra le azioni messe in atto, in primis la scelta di utilizzare produttori locali e internazionali, sia per quanto concerne l’offerta gastronomica, sia per i prodotti utilizzati ad Eforea Spa & Health Club per trattamenti e massaggi. «Collaboriamo inoltre con varie realtà del territorio, tra cui aziende no-profit per attività in loco a supporto non solo economico, ma anche comunicativo al fine di aumentare la consapevolezza di queste difficili realtà anche con la nostra clientela».

VILLA D’ESTE
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Dipendenti: 414
Fatturato 60,2mln€ (Gruppo Villa d’Este 78,5mln€)
Cernobbio (CO)
Essere l’espressione più piena e compiuta della storia e della bellezza ma, allo stesso tempo, osservare con estrema attenzione il contemporaneo, ponendo attenzione a proposte e soluzioni in grado di far vivere un’esperienza unica ai clienti, di oggi e di domani. L’Hotel Villa d’Este, già residenza nobiliare per secoli e poi, negli ultimi 150 anni, albergo di lusso, è noto per essere il buen retiro di una clientela straniera che qui trova la perfetta sintesi di cultura, paesaggio, ambiente e servizio. Giuseppe Fontana, presidente del Gruppo Villa d’Este (e CEO di Fontana Gruppo, leader nella bulloneria di qualità) svela il segreto del successo: «Qui si vive un’esperienza di vero lusso, non replicabile altrove, che coniuga questi elementi con un savoir-faire tipicamente italiano, caratterizzato da un servizio molto friendly, personalizzato ed altamente professionale. Oggi accogliamo per soggiorni più brevi anche molti italiani e giovani famiglie che vogliono fare un’esperienza sul Lario, la località italiana più apprezzata dopo Venezia». Villa d’Este è reduce da un’apertura invernale straordinaria, «esperienza che ripeteremo perché ha dimostrato la capacità anche del territorio di prolungare la stagione turistica». E per il futuro, il Gruppo Villa d’Este si guarda attorno, attenta a individuare opportunità di valore lungo tutto lo Stivale.